Dai Social Network alle Companies Network

L’evoluzione delle reti tecnologiche nelle reti di impresa

 

 

 

Livio Lavelli | ll consulting | 16 maggio 2014

 

 

 


Le potenzialità delle reti informatiche

Nel lontano 1960 quando partì il progetto ARPA del Ministero della Difesa Americano per collegare tra di loro i computer utilizzando le esistenti reti di telecomunicazione, probabilmente nessuno poteva immaginare cosa avesse poi generato nel futuro. Il progetto diede vita nel 1969 (proprio nell’anno in cui il primo uomo sbarcò sulla Luna) alla prima rete ARPANET che collegava 4 computer tra 4 diverse Università Americane e nel 1971 collegava ben 23 computer. ARPANET antesignana di Internet, fu madre di una rivoluzione informatica di tale vastità che solo soffermandoci sui passi storici dell’evoluzione della rete Internet e delle sue caratteristiche e associandoli al modello sociale, si riesce a recepirla nella sua totalità, ma avendo vissuto questa rivoluzione anno per anno tutto ciò che attualmente viviamo lo diamo ormai per scontato.

Faccio questa introduzione per andare a cogliere le potenzialità che le reti informatiche hanno avuto e hanno tuttora nella nostra vita sia sociale che economico/finanziaria (escludendo campi molto importanti ma che non fanno parte del tema di questo articolo come: scienze, medicina, cultura, informazione, mass-media, ecc.).

In effetti non più di 25 anni fa la quasi totalità delle transazioni economiche avveniva ancora via telefono e via fax, le reti esistenti erano per lo più intra company mentre poche erano le interazioni tra computer di company differenti (intercompany).

In quel momento le reti informatiche (molte di esse proprietarie) alle grandi multinazionali fornivano un importate strumento per la condivisione di dati ed informazioni al proprio interno, tra le funzioni dislocate geograficamente avendo una struttura organizzativa internazionale. Questa possibilità rendeva possibile non solo di aumentare le interazioni tra le varie filiali e tra tutti i collaboratori distribuiti nel mondo, ma anche e soprattutto faceva crescere il sentimento di appartenenza alla propria Company.

Abbiamo quindi individuato le prime due potenzialità:

  1.  Condivisione di dati ed informazioni in tempo reale
  2. Incremento del senso di appartenenza ad un Company distribuita in ambito internazionale a anche da parte del personale nelle sedi più remote.

 

Di seguito la rete internet divenne lo standard di integrazione dei computer, le reti proprietarie vennero chiuse e prese il sopravvento l’organizzazione in rete internet tra diversi soggetti e intranet all’interno di una stessa Company che presero il posto delle reti tecnologicamente proprietarie esistenti. Ma la rete in se potenzialmente non poteva aver lo sviluppo attuale se non ci fosse stata prima l’introduzione della Posta Elettronica (e-mail) poi l’invenzione del Browser e del linguaggio HTML che consentì la nascita del World Wild Web. Non è intenzione di questo articolo elencare gli sviluppi del mondo web e delle sue applicazioni, ma importante è intuire che questo strumento ha consentito una nuova era basata sull’integrazione in rete dei computer di qualsiasi dimensione e potenza fossero. Questo strumento infatti fece una rivoluzione democratica all’interno del mondo internet consentendo a ciascuno anche con il suo piccolo PC di poter contattare il mondo, condividere informazioni e dati, arricchire la propria cultura e le proprie competenze.

Bene a questo punto possiamo elencare ulteriori potenzialità fornite dalle reti informatiche:

  1.  Rivoluzione democratica nel conoscere, nel sapere e nel comunicare
  2.  Possibilità di accedere a qualunque tipo di informazione con estrema facilità
  3.  Possibilità di contattare e inviare messaggi in qualunque luogo e in qualunque ora con risposte immediate che superava le potenzialità della Posta tradizionale.

 

Ora in campo economico cosa corrispondeva l’introduzione del web e della possibilità di costruire in questo ambiente applicazioni più disparate? Consentiva la realizzazione e l’uso di un nuovo canale per chiudere transazioni tra imprese e tra impresa e cliente, di poter creare aste on line per trovare forniture al miglior prezzo (e-procurement) o partecipare ad aste on line per poter vincere grosse forniture. Non parliamo poi della rivoluzione degli aspetti marketing visto che internet con i milioni di utenti che ha diventa uno strumento con cui comunicare il proprio brand, il proprio prodotto e con il quale analizzare il mercato e raccogliere informazioni relative alle caratteristiche richieste nel prodotto, le tendenze, i bisogni, ecc. dei clienti.

Ecco allo che possiamo andare a definire le ulteriori seguenti potenzialità:

  1. Possibilità di fare transazioni commerciali in rete sia tra impresa e cliente finale (B2C) e tra imprese (B2B)
  2. Strumento per il web marketing che consente non solo di fare azione promozionale, ma anche di condurre analisi di mercato
  3. Possibilità di contare una vastissima platea di potenziali clienti
  4. Internazionalizzare le proprie vendite.

 

Non possiamo infine trascurare l’attuale fenomeno che ha preso sempre più consistenza ed è diventato non solo una moda, ma un vero e proprio modello sociale di relazionarsi: I Social Network.

Essendo argomento principale di questo articolo vale la pena di soffermarsi su questo aspetto anche se sarà trattato ulteriormente nei prossimi capitoli.

Quando si parla di Social Network si fa riferimento sopratuuto a  facebook, infatti è il Social Network per eccellenza che ha caratterizzato il nuovo modo di comunicare e relazionarsi non solo tra i giovani, ma tra una gran parte delle persone collegate in internet. Il fatto che questa applicazione non venga usata solo da un popolo giovane per la quale era stato creato, ma ha preso pesantemente piede tra tutto il pubblico di internet, dimostra le sue potenzialità comunicative che il suo ideatore (Mark Zuckerberg) forse non pensava così stravolgenti.

Sono stati fatti molti studi psicologici su quali fossero i motivi di questo fenomeno, ma sono solo studi per gli addetti ai lavori, di fatto stiamo vivendo l’era della comunicazione e degli incontri virtuali, anche perché la gente ha capito che comodamente dalla sua stanza poteva parlare con il mondo intero e fare amicizie virtuali con un solo tasto, dimenticando la fatica di farlo nel mondo reale. Un popolo di pigri e asociali?, forse, ma la realtà è questa.

Resta comunque il fatto che i Social Network non è stato e non è un fenomeno di moda, ma sono diventati dei veri e propri contenitori di informazioni, conoscenze, pensieri, promozioni, eventi e applicazioni, un mondo dove una persona può passare come in un agorà momenti del proprio tempo libero. Quale migliore spazio da usufruire per le imprese sia per raccogliere informazioni sia per promuovere i propri prodotti. I Social Network possono creare tendenza e un prodotto/servizio può essere l’archetipo di una tendenza. Valutando pertanto il mondo dei Social Network possiamo evidenziare le seguenti ulteriori potenzialità:

  1.  Annullamento delle distanze nelle comunicazioni
  2. Condivisione con altri delle proprie idee o dei propri pensieri
  3.  Creazione di nuove tendenze
  4.  Creare gruppi di discussione tematici
  5.  Creare nuovi canali mediatici per la diffusione di idee, progetti, prodotti e servizi

In queste poche righe si sono espresse alcune delle potenzialità delle reti informatiche dopo lo sviluppo di Internet e delle applicazioni di rete ad esso associate, che ne hanno fatto il mezzo di comunicazione per eccellenza. Nel futuro sarà ancora uno dei motori di traino dell’evoluzione socio/economica, dovremo quindi tenere questa tecnologia in debita considerazione in molti aspetti, non dimenticando quello economico che ne sarà influenzato in maniera pesante.

In quali di queste potenzialità si riconosce un’impresa e ne ha fatto uso? Difficile generalizzare ma è certo che maggiore sono le dimensioni dell’azienda, le sue competenze e gli investimenti possibili per l’innovazione nel campo delle reti informatiche più l’azienda sfrutta le potenzialità fornite dalla rete.

 

Le imprese medio piccole hanno sicuramente un maggiore gap rispetto alle grandi nell’uso delle potenzialità delle reti informatiche. Ciò è dovuto a molti fattori tra i quali evidenzierei per il proseguo dell’articolo soprattutto i seguenti: mancanza di competenze, poca propensione all’innovazione, difficoltà di investimento nell’innovazione verso le reti informatiche. In questo contesto è più semplice superare questo gap attraverso una rete di imprese che stabilisce un progetto condiviso.

E-commerce prima forma di internazionalizzazione.

Prima dell’avvento di internet risultava oltremodo difficile per una piccola impresa internazionalizzarsi anche semplicemente aprendo dei mercati esteri. In questo capitolo ci soffermeremo su uno degli aspetti: quello dell’internazionalizzazione dei mercati, cioè distribuire il proprio prodotto anche sui mercati internazionali.

La prima mossa, la più semplice, ma non sempre la più proficua sia in termini di risultati economici sia in termini di penetrazione, era quella di utilizzare dei distributori. Molti piccoli imprenditori giravano le fiere o i convegni internazionali con a fianco un traduttore e cercavano di individuare probabili distributori del proprio prodotto.

Di fatto era la soluzione più pragmatica, ma molto spesso il rapporto con il distributore non assumeva con il tempo i caratteri di pariteticità. Il mercato era di fatto in mano al distributore e ciò creava una situazione di svantaggio.

Internet ha dato una nuova possibilità al piccolo imprenditore con le applicazioni di e-commerce. Infatti con queste applicazioni l’imprenditore poteva sganciarsi dai distributori e affrancarsi sui mercati internazionali attraverso una vendita direttamente al cliente del prodotto su un proprio sito e-commerce. On una certa lungimiranza cercando di migliorare le proprie competenze di web marketing o affidandosi a terzi con tali competenze, può raggiungere buoni risultati con un investimento tutto sommato limitato.

L’efficacia di questa soluzione si è rivelata in molti casi maggiore quando lo strumento di e-commerce viene utilizzato da una rete di imprese che con le loro specificità, riescono a soddisfare una larga richiesta della clientela.

Possono in questo contesto individuarsi due modalità di e-commerce di reti di imprese:

  1. Un e-commerce di prodotti di una rete verticale e quindi monotematica: fashion, elettronica, informatica, turismo, enogastronomica, dove i prodotti forniti creano un negozio virtuale dedicato ad un tema specifico ma differenziato nei prodotti con diversi modelli e marchi.
  2.  Un e-commerce di prodotti di vario tipo come un supermarket virtuale che viene contraddistinto da un brand forte; ad esempio i prodotti DOP Made in Italy.

 

In entrambi i casi l’approccio resta comunque progettuale e su quel progetto la rete di imprese deve condividerne gli obiettivi e l’organizzazione che deve comunque mantenere l’aspetto della pariteticità dei componenti la rete.

 

Un progetto di questo tipi potrebbe essere individuato come lo startup, il prototipo, per un progetto di internazionalizzazione più evoluto da svilupparsi in futuro.

Social Network e web marketing

In questo capitolo andremo ad approfondire meglio alcuni aspetti trattati precedentemente.

Perché collegare il Social Network con il Web Marketing?

E’ una domanda lecita, potrebbero sembrare due aspetti separati, ma ad una più attenta analisi si possono verificare delle sinergie. Il Social Network è infatti diventato lo strumento per eccellenza del Web Marketing e per più motivi:

  1. I Social Network hanno una vasta popolazione di utenti
  2. I Social Network sono uno strumento adatto a fare opinione e tendenza
  3. I Social Network sono un perfetto passa-parola
  4. I Social Network consentono la creazione di gruppi tematici dove si può avere uno scambio bilaterale di informazioni relativi ad un prodotto/servizio
  5. I Social Network consentono la creazione di reti
  6. I Social Network permettono la condivisone di più fonti e contenuti di differente tecnologia (pagine web, filmati, voce/musica, ecc.)

Già questi aspetti fanno comprendere quale potenziale hanno i Social Network nelle ricerche di mercato, nell’advisoring, nello sviluppo di reti per la recensione di un prodotto o per consigliare un prodotto. Tutto ciò ha consentito di iniziare a parlare di Social Media Marketing e di figure professionali come il Social Media Manager che gestisce la presenza online di un’azienda sui Social Network. Più in generale nel mondo Social esistono persone che hanno un pubblico tale che possono diventare dei veri e propri influenzatori di opinioni o di prodotti che possono essere utilizzati per il Social Media Marketing.

 

Sono professioni nuove, poco riconosciute che non hanno ancora né un inquadramento scolastico ne professionale, ma che hanno una resa marketing di alto livello.

Anche in questo caso ci si accorge quindi di quali sviluppi le reti internet possano dare all’innovazione nel fare impresa. Non aderire a queste nuove forme innovative o ancor peggio denigrarle significa perdere ulteriormente capacità penetrativa dei mercati.

Ma come fare a mantenere un osservatorio dedicato al rapido avanzamento delle nuove tecnologie per verificare a utilizzare le migliori opportunità che esse possono offrire all’impresa. Questo è un compito già arduo per le grosse imprese, alle quali gli viene ormai imposto una cambio epocale della funzione marketing e ICT, dovendo prendere una parte di ICT e una parte di marketing per creare la funzione Social Media Marketing. Non è una strada semplice per la grande impresa figuriamoci per una piccola/media. In questi ultimi casi può intervenire ancora in aiuto la formula delle reti di impresa focalizzandosi su un progetto che ha come obiettivo quello di utilizzare al meglio i Social Media per acquisire vantaggio competitivo e migliorare le proprie quote di mercato.

Tutto così semplice? No! Deve essere chiaro che un progetto d questo tipo non è di facile elaborazione ne attuazione. Infatti ad un Manager di rete serve avere l’appoggio di un professionista che conosca bene il mondo Social Media e come affrontarlo, verificare con tutti gli imprenditori interessati se hanno la stessa visione e lo stesso obiettivo; se hanno un minimo di conoscenze per capire che cosa stanno affrontando e ultimo ma non meno importante capire che non possono essere garantiti ritorni paritetici anche se il progetto verrà realizzato con l’obiettivo di creare maggiore pariteticità possibile.

 

L’attuarlo è poi un atto di fiducia che deve essere data non dico al buio, ma consci che essendo una materia non ben conosciuta e al di fuori degli schemi consoni ad un imprenditore, ci si deve porre nelle mani di chi questa materia la conosce al meglio. 

Le reti informatiche e le reti di impresa

Non c’è una stretta correlazione tra le reti d’impresa e le reti informatiche, se non che una rete informatica può essere un valido strumento per una rete d’impresa.

Al di fuori di questa affermazione, va però successivamente affrontato il tema che le reti informatiche sono sia uno strumento sia un modello per una Visio futura delle reti di impresa: quella della Companies Network, ma questo argomento lo affronteremo nel prossimo ed ultimo capitolo.

Consideriamo due aspetti importanti delle reti di imprese:

  1. La loro diversa collocazione geografica
  2. La necessità di avere buone comunicazioni fra le parti.

 

Questi aspetti sono tipici di una rete di imprese con un’organizzazione distribuita e una gestione centralizzata degli aspetti progettuali in comune.

Le reti informatiche rivestono un ruolo fondamentale per soddisfare nel migliore dei modi gli aspetti appena citati.

Lo scambio di informazioni e dati può essere fatto tramite i classici strumenti di rete per la posta elettronica e la condivisione di dati. Ultimamente la diffusione dei sistemi Cloud consentono la condivisione di documenti, dati, file di diverso tipo tra più utenze in modo semplice e sicuro. Un sistema Cloud su rete internet diventa quindi la soluzione tecnologica più adatta per la gestione delle reti di impresa anche in considerazione della loro modicità dei costi.

Per una buona comunicazione tra le parti possono poi essere utilizzate le piattaforme che consentono non solo la comunicazione tra due persone, ma anche tra gruppi. La più diffusa e conosciuta è Skype, ma in rete esistono piattaforme gratis più evolute per la gestione di meeting e web seminar con la presentazione di slide. Queste piattaforme consentono di gestire la comunicazione abbattendo le frontiere spaziotemporali, evitando difficoltà o contrasti interni alla rete causate da una cattiva comunicazione.

Ulteriori aspetti da prendere in considerazione si rifanno agli obiettivi che in genere vengono dati nei progetti di rete d’impresa di cui ne prendiamo in considerazione tre:

  1. Aumentare le presenza sul mercato
  2. Innovazione
  3. Internazionalizzazione

I Social Media e il Web Marketing sono soluzioni presenti sulla rete internet che possono aiutare una strategia che aumenti le capacità di penetrazione commerciale, il vantaggio competitivo e la presenza sul mercato. Una rete di imprese consente sia di creare o assumere le competenze necessarie, sia di investire in queste nuove soluzioni tecnologiche con maggior facilità grazie al fenomeno di scala e al maggior potere finanziario.

 

Considerando l’influenza che le reti informatiche hanno attualmente non solo nella vita sociale, ma anche nel mondo economico non è pensabile che si possa fare innovazione senza doversi imbattere in questa permeante tecnologia.

Se si considera infine l’aspetto di internazionalizzazione sui mercati, le reti informatiche diventano uno strumento essenziale. Una volta definiti, cosa non semplice, gli aspetti contrattuali relativi alle transazioni commerciali estere, si deve pensare a strumenti informatici in rete efficaci per la gestione ed il controllo delle transazioni.  

Le company network

Il concetto delle Company Network supera l’utilizzo delle potenzialità delle reti informatiche nelle reti di impresa come uno strumento facilitante, infatti si caratterizza come una rete di produzione di prodotti e servizi integrata con gli strumenti tecnologici e informatici presenti nelle reti informatiche.

Prima di andare a chiarire meglio questo concetto, è doveroso fare una riflessione su quanto i Social Media hanno cambiato non il solo modo di comunicare nella nostra società, ma hanno reso possibile costruire un canale primario tra impresa e cliente. Se ad esempio qualcuno ricorda le vecchie Customer Survey riesce a capire come i Social Media consentono questa pratica in maniera completamente nuova e più proficua. Un altro esempio è la verifica delle nuove tendenze per fare attività di marketing strategico.

Ci si accorge pertanto che i Social Media hanno cambiato il modo di relazionarsi, ma non solo hanno scardinato completamente il concetto di Privacy facendo della condivisione al mondo intero dei propri pensieri e delle proprie idee un cardine della comunicazione.

Analizzando questo fenomeno tecnologico e la sua diffusione, possiamo pensare che i Social Network possano essere antesignani di un nuovo modo di fare impresa, abbandonando la propria singolarità, aumentando la condivisione con altre aziende, creando reti attorno ad un progetto di innovazione approcciando il cliente in modo nuovo e più diretto utilizzando gli strumenti di tipo Social.

Si tratta quindi di costruire una rete di impresa che sia in rete con il mercato e che non si fermi nei rapporti con il cliente al solo atto della vendita, ma anche nella gestione di servizi legati al prodotto, creando i presupposti di un stretta collaborazione con il cliente per ricevere feedback aggiornati sul proprio prodotto, sulle caratteristiche recepite come valore, sui difetti, sugli eventuali aggiornamenti richiesti, sui ricambi più utilizzati. Ad un’attenta riflessione possiamo capire quale vantaggio competitivo viene dato a questa rete di imprese rispetto alla totalità dei concorrenti dello stesso mercato.

Veniamo al pratico e vediamo il concetto di Company Network in alcune delle sue future caratteristiche:

Analisi del valore del prodotto

Sia per valutare l’attuale posizionamento delle imprese che intendono iniziare un progetto di rete, sia per posizionare sul mercato gli obiettivi di progetto, sia per la realizzazione di un Business Plan è fondamentale chiedersi se i nostri prodotti hanno mercato, in che quantità e che valore hanno per i potenziali clienti (Inteso come l’insieme delle caratteristiche o delle funzionalità che il cliente è disposto a pagare e pertanto le riconosce come un valore). In questa fase l’utilizzo di strumenti come i Social Media siano essi verticali od orizzontali consentono di coinvolgere una vasta platea. Coinvolgendo la platea e gestendola tramite i modelli di web marketing, riusciamo ad avere dei dati con una significatività molto elevata lavorando su un campione non solo enorme dal punto di vista quantitativo, ma anche molto significativo per la sua diffusione geografica.

L’uso dei Social Media insieme ai motori di ricerca consente inoltre di analizzare al meglio la posizione competitiva del prodotto/servizio rispetto alla concorrenza non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto di funzionalità e caratteristiche quindi di valore.

Interazione tra le imprese della rete e tra la rete ed il mercato

Una rete ancorché costituita ha la necessità di condividere gli aspetti strategici, le decisioni, i risultati, le problematiche che via via si incontrano. Un buona comunicazione è un viatico per il successo della rete e dei fattori di collaborazione impliciti.

I fattori che rendono complessa la comunicazione e che sono ad essa di ostacolo, come tutti sappiamo, sono lo spazio ed il tempo. Lo spazio inteso come le distanze tra le parti, il tempo come il tempo necessario non solo ai momenti colloquiali, ma agli spostamenti necessari per raggiungere il luogo di incontro.

Le piattaforme di comunicazione in rete consentono facilmente di gestire diversi momenti della comunicazione quali ne siano le forme e le modalità. E’ possibile fare riunioni on-line, tenere seminari per i clienti, fare formazione e così via.

Il concetto fondamentale che deve scaturire è che una company network deve facilitare le modalità di comunicazione al fine che le informazioni girino velocemente tra le stesse imprese della rete che tra la rete ed il mercato. Chi ha informazioni dettagliate, precise e tempestive ottiene sia un grosso vantaggio competitivo sul mercato sia una quadro dettagliato per prendere decisioni nel modo più corretto.

Finanziarsi in rete

Non è un problema di concepire un progetto, il problema è finanziarlo. A volte un progetto pur intrigante, nuovo, con buone possibilità di ritorni economici e grandi obiettivi, si scontra nell’incapacità di finanziarlo per i seguenti motivi:

1.       Le imprese che dovrebbero creare la rete non hanno fondi sufficienti stante la crisi economica

2.       Le banche o le Società per Affari non hanno intenzione di finanziarlo

3.       Non ci sono bandi in corso dove poter presentare un progetto.

Come finanziarsi. La solita rete Internet ci mette a disposizione uno strumento interessante che ha dato la possibilità ha molti progetti di finanziarsi: il crowdfunding. Nonostante questo nome altisonante non è altro che una colletta in rete internet, niente di nuovo dal punto di vista del metodo, ma con un click mettiamo in una rete di milioni di persone la nostra idea, il nostro progetto e chiediamo a tutta la platea di dare dei soldi per finanziarla se ad essa ci credono.

Negli USA e in Europa sono nati molti portali che permettono a chiunque di promuovere in rete internet un progetto. Un esempio tra tutti quello di Palmer Luckey che volendo costruire uno schermo digitale da indossare per vivere meglio i videogame, non trovando finanziatori nel 2012 mise un annuncio on-line chiedendo alla comunità di internet 250 mila dollari. In meno di un mese raccolse 2,4 milioni di dollari.

In Italia esistono 42 piattaforme crowdfunding per 15.000 collette on line con una raccolta fondi di 23 milioni di euro.

Prodotti/servizi in rete

L’attuale modus operandi delle aziende è vendere prodotti e/o servizi, in alcuni casi vengono venduti entrambi, ad esempio la vendita di macchine più i servizi di assistenza in forma contrattuale o meno. Comunque sia la distinzione tra prodotto e servizio resta sufficientemente netta e se andiamo a vedere gli organigrammi aziendali vediamo che funzionalmente la produzione e i servizi post-vendita sono due funzioni separate.

La vera sfida del futuro è una visione sinergica dove si parla di prodotto-servizio. Non assistiamo più a due entità diverse, ma a due entità complementari che insieme si integrano e si completano ed in questo modo vengono vendute sul mercato.

Fatto questo preambolo viene più facile capire il nuovo approccio al cliente e alla vendita. Infatti la vendita mordi e fuggi sta per essere ormai superata dagli eventi. Il cliente non ritiene più sufficiente nella valutazione di un acquisto il rapporto prezzo qualità, ma comincia a sentire la necessità di avere qualcosa in più. Il bene voluttuario che dopo un anno viene cambiato, in un momento di crisi economica, sta lasciando il passo ad un bene durevole che possa mantenere la sua validità e la sua affidabilità nel futuro, che sia accompagnato dal fornitore con aggiornamenti, riparazioni, accessori ecc.

A questo punto serve un nuovo approccio difficilmente realizzabile singolarmente da una piccola o media impresa, ma che può essere sviluppato da una rete di imprese, un approccio che chiamiamo Customer Partnership.

Perché il cliente diventa partner dell’impresa, non certo perché è uno slogan che può renderci una maggiore visibilità sul mercato. La fiducia e la fidelizzazione del cliente non si raggiungo tramite dei semplici slogan, ma attraverso una reale interazione fatta di informazione continua e proficua.

Customer Partnership significa accettare che il cliente diventi nostro partner, dandoci una serie di informazioni, di dati di suggerimenti al fine di condividere con lui la durabilità del prodotto acquistato non solo nel funzionamento, ma anche nel suo supporto.

Per questo motivo una Company Network dota i propri prodotti di intelligenza in modo che possano fornire nella loro attività informazioni continue che rendono possibili analisi e statistiche di funzionamento, di modalità di utilizzo, di tempo di utilizzo, ecc. Una serie di dati che convogliati in un apposito database e con strumenti di analisi approfondita ci consentono di ottenere dati statistici che permettono di mantenere e strutturare sufficienti magazzini ricambi sapendo quali sono i pezzi più soggetti ad usura, informare i clienti di eventuali accorgimenti per fare durare di più il loro bene, programmare in alcuni casi manutenzioni periodiche, informare e formare i clienti al miglior utilizzo del bene, ecc.

Come fare? Le tecnologie e le reti informatiche attuali hanno tutte le potenzialità per gestire questa nuova visione di gestione del ciclo di vita del prodotto-servizio. Serve pertanto definire un progetto tecnologico adatto e adattare l’organizzazione a questo nuovo modus operandi.

Network supply chain

Con Network Supply Chain intendiamo due soluzioni tra loro diverse ma integrate in una rete di Imprese:

  1. Il flusso delle forniture all’interno della rete le cui attività vengono gestite in un modello a processi
  2. L’acquisto in rete tramite aste on-line: l’ormai conosciuto e-procurement.

 

In una rete orizzontale dove il prodotto nasce dalla collaborazione di più aziende ciascuna specializzata in uno o più processi della catena del valore del prodotto, è chiaro che ci vuole molta efficienza nell’integrazione dei processi e quindi delle aziende. Un processo e quindi un’azienda non può stare ferma perché il precedente processo/azienda è in ritardo con le proprie lavorazioni e quindi non alimenta le necessarie forniture. Ogni fermo è un costo che va ad inficiare il costo del prodotto e quindi le revenew. Esiste poi un aspetto importante riguardante alla quantità da produrre; dobbiamo basarci sulle previsioni e quindi rischiare di creare magazzino (metodo Push) o dobbiamo produrre in efficienza e quindi con tempi accettabili in modo da seguire la domanda del cliente (metodo Pull). Questa è una scelta che dovrà fare la rete in base alla proprie potenzialità produttive, le proprie efficienze ed il mercato. Quello che però non può essere dimenticato è che un’efficiente supply chain tra le imprese della rete e tra la rete e i fornitori esterni consente di soddisfare meglio il mercato, tenere basse le scorte di magazzino e abbassare i costi di produzione.

Questo approccio organizzativo se è più semplice in una sola azienda diventa molto complesso in una rete di imprese che devono gestire e condividere i flussi e i dati in una produzione distribuita geograficamente. L’uso di un applicativo su rete internet consente di avere informazioni rapide e tempestive che aiutano a mantenere l’efficienza delle forniture dei processi e quindi l’efficienza globale di produzione.

Uno dei vantaggi di essere in una rete di imprese corrisponde poi ad una maggiore competitività nell’acquisto. I volumi di acquisto crescono e pertanto la rete di imprese diventa appetibile ai fornitori, che per conquistarsela come cliente, sono propensi a politiche di sconti particolari. Questo è classico delle economie di scala.

 

In base a questa tesi, utilizzando sempre la rete internet una rete di impresa può utilizzare una piattaforma di e-procurement, dove pone delle aste on line per l’acquisto di risorse o semilavorati invitando più fornitori e chiudendo con il più conveniente un accordo quadro di fornitura.

Il modello

COMPANIES NETWORK

 


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